In collaborazione con il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne (Lilec) dell’Università di Bologna.
Incontro con Rens Bod, Professore di Digital Humanities all’Università di Amsterdam e direttore del Center for Digital Humanities. Rens Bod è visiting professor del dipartimento Lilec dell’Università di Bologna, nell’ambito del Progetto di eccellenza DIVE-IN Diversity and Inclusion. Dipartimento di Eccellenza MIUR (L. 232 del 01/12/2016)
È ormai consolidata l’idea secondo cui tra scienze naturali e discipline umanistiche esista una netta distinzione: le prime cercherebbero di spiegare oggettivamente il mondo individuando principi e leggi generali, le seconde di interpretarlo in maniera soggettiva concentrandosi su particolari espressioni dell’essere umano; le prime sono empiriche, le seconde ermeneutiche. Eppure non è così. Prendendo in considerazione in una sola e coerente trattazione le principali discipline umanistiche, Rens Bod ne offre la prima storia generale dall’antichità al xx secolo e scardina le premesse di questa distinzione. Sin dalle origini e praticamente in tutte le civiltà (dalla Cina all’Europa, passando per l’Africa) tali discipline risultano accomunate proprio dalla ricerca di principi generali e pattern nel proprio oggetto di studio. Inoltre, alcune loro scoperte hanno trovato applicazioni nei più vari e inimmaginabili ambiti e avuto conseguenze tali da cambiare il mondo. Ciò spinge a considerarle scienze a tutti gli effetti – scienze umanistiche – e a rivendicare per Panini, Valla, Bopp e molti altri umanisti troppo spesso dimenticati un posto accanto a Galileo, Newton e Einstein.