Paolo Costa
Insegna ‘Pratiche di lettura (dalla carta al digitale)’, nell’ambito del corso di laurea magistrale in Filologia Moderna dell’Università di Pavia. Milanese, dopo una formazione letteraria e filologica, ha svolto per un decennio la professione di giornalista, per poi dedicarsi alla consulenza di impresa nell’ambito della comunicazione organizzativa e delle tecnologie dell’informazione. Dal 1998 si occupa in particolare di cultura digitale e nuovi media. È tra i soci fondatori di Spindox (società di consulenza) e di Betwyll (startup innovativa che sviluppa tecnologie a supporto della didattica). Due le direttrici principali della sua ricerca: la prima è relativa agli studi sulla rilevanza delle nuove tecnologie dell’intelligenza artificiale nei principali ambiti della vita sociale; la seconda è riferita alla bibliologia, intesa come studio delle tecnologie a supporto della lettura e come analisi delle modalità con le quali tali tecnologie condizionano l’evoluzione delle pratiche di lettura.