Organizzato da MOVET (Centro di iniziativa su MOtori, VEicoli e Tecnologie), con il supporto del DISTRETTO ADVANCED MANUFACTURING- GATE 4.0
Implicazioni formative, organizzative ed operative tra lavoro remoto e organizzazione intelligente
Lavoro da remoto, distanziamento, rotazione: così enti e aziende hanno reagito al COVID. É vero smart working? Si esauriscono qui le sue potenzialità? Quali gli impatti negli ambienti industriali, nei processi produttivi, nelle relazioni di genere?
Un approfondimento sul settore automotive, all’avanguardia nell’innovazione tecnologica, che ha reagito meglio e prima di altri all’emergenza coronavirus. I dati sul fenomeno, l’esperienza diretta degli imprenditori, gli accordi sindacali, l’impatto di genere.
Coordina: Riccardo Lanzara, Presidente Comitato Scientifico Movet
Programma completo:
- 11.00 Introduzione e benvenutoGiuseppe Pozzana, Presidente Movet
- 11.10 Lo Smart working o (meglio remote working) in Toscana: definizioni e numeri
Nicola Sciclone – IRPET - 11.25 Not-so-Smart Working: cosa è successo e cosa avrebbe dovuto accadere
Gualtiero Fantoni, GATE 4.0 - 11.40 e-Tool per Smart Working e sicurezza ICT
Marco Pierini, Università di Firenze - 11.55 Smart Working e divario di genere
Gabriella Campanile, Daxo Group - 12.10 Esperienza Automotive come hanno affrontato lo Smart Working
- Laura Lembi, Vitesco
- Franco Ottino, Magna Mecatronics
- Marco Giusti, ATEMA
- Marco Doveri, EDI
- 12.45 Il punto di vista del sindacato
Dalida Angelini, CGIL - 13.00 Chiusura
Michele Faioli, Università Cattolica del Sacro cuore